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Il miglior ristorante in Cile

Rodolfo Guzman è lo chef capo e proprietario del rinomato ristorante Borago. Da lì Guzman ha riscritto le regole culinarie in un processo che lo ha portato a introdurre numerose tecniche, ingredienti e prodotti cileni nel mondo. La sua cucina è basata sulla stagionalità e sulla profonda conoscenza del territorio cileno. Insieme al suo team, ha documentato gli usi e le proprietà della dispensa endemica del suo paese, esplorando nuove possibilità basate su ingredienti che non erano mai stati considerati, come i cibi millenari del popolo Mapuche. 

Il suo lavoro collaborativo lo ha portato ad interagire con più di 200 produttori e collezionisti sul territorio cileno, con accesso privilegiato a prodotti unici al mondo ed è diventato un rituale stagionale per il team di Borago. 

Borago, il ristorante comandato dallo chef Rodolfo Guzman, è stato appena scelto tra i 26 migliori al mondo nel ranking The Worlds 50 Best. Qui racconta l'esperienza di mangiare lì.

12 anni alla guida di Borago è Rodolfo Guzman, il primo chef in Cile a puntare sulla cucina di avanguardia endemica, basata sul prodotto, raccolto, sapore e paesaggio del paese. Lo stesso ristorante che è appena salito dal 27° al 26° posto nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo, il famoso The Worlds 50 Best.MANGIA: Nel loro impegno a riflettere ciò che il terreno ci dà, hanno portato i migliori prodotti da un angolo un po' insolito del nostro pianeta, che lo chef considera inestimabile. I loro menù degustazione raccolgono e combinano il miglior prodotto endemico del territorio cileno, in continua evoluzione durante tutto l'anno. Gran parte del cibo proviene da suoli non intervenuti, da comunità di raccolta e piccoli produttori in tutto il Cile, motivo per cui i piatti possono variare anche durante ogni portata.

• ACQUA: L'acqua servita a Borago proviene dalla pioggia della Patagonia, con un alto grado di purezza.
• LATTE: Il latte usato, specialmente nei loro gelati, viene munto da noi e proviene da un invecchiamento naturale.
• VINI: Borago non ha una carta dei vini. In cambio, cercano di aggiungere lo sforzo di progetti familiari pieni di passione. Hanno una selezione di vini. Questi rappresentano condizioni particolari nel territorio cileno, talvolta con risultati sorprendenti.
• VERDURE: A 30 minuti da Borago, coltivano verdure nel loro modo, con massimo utilizzo e sempre nel modo più naturale.
• RACCOLTA: Capiscono il ristorante come un fornitore; un giorno possono raccogliere un frutto selvatico che cresce tre settimane l'anno a 3.500 metri e il giorno successivo funghi unici da un bosco.
• MARE: A Borago lavorano senza intermediari, ma direttamente con pescatori.
• PICCOLI PRODUTTORI: Ci sono più di 200 collezionisti e piccoli produttori in tutto il paese. Hanno lo stesso ruolo del resto del team. Purtroppo non sono visibili in sala, ma senza di loro non potrebbero neanche offrire il 10% del cibo che propongono.

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